Olio estratto da Buglossoides arvensis

A seguito della richiesta della Commissione europea, il gruppo di esperti scientifici sui prodotti dietetici, l’alimentazione e le
allergie (NDA) dell’EFSA ha espresso un parere scientifico sulla
sicurezza d’uso dell’olio raffinato di Buglossoides, per il quale è
stata presentata domanda di autorizzazione come nuovo ingrediente di
alimenti e integratori alimentari, ai sensi del regolamento (CE)
258/97 sui Novel food. Tale olio è ottenuto a partire dai semi di
Buglossoides arvensis (L.) I. M. Johnst. (fam. Boraginaceae)
attraverso l’uso di processi comunemente impiegati per la produzione
di oli edibili. Questa pianta, originaria del Regno Unito, viene
coltivata in molte aree dell’Europa e del Nord America. L’olio di
Buglossoides è ricco in acidi grassi polinsaturi: gli acidi
alfalinolenico (ALA: 44%), stearidonico (SDA: 20%) e linoleico (13%)
sono presenti in quantità maggiore, seguiti da quantità più basse di
acido oleico, acido gamma-linolenico (GLA) e acidi grassi saturi. Con
l’eccezione di SDA e GLA, gli altri acidi grassi sono diffusi in molti
alimenti comuni. Inoltre, ad esclusione del contenuto di SDA e di
proteine, il profilo nutrizionale dell’olio raffinato di Buglossoides
è sovrapponibile a quello dell’olio estratto dai semi dell’Echium
plantagineum, autorizzato nell’UE come nuovo ingrediente alimentare
(Decisione della Commissione 2008/558/EC, GU europea L 180 del
9.7.2008). Il richiedente ha proposto che con l’olio di Buglossoides
siano assunti circa 200 mg di SDA al giorno. Sulla base dei dati di
consumo nel Regno Unito di alimenti contenenti SDA, risulta che un
uomo adulto assume da 1.128 a 2.175 mg/die di SDA, mentre nei bambini
le quantità assunte variano da 719 a 1.351 mg al giorno. In studi
condotti sull’uomo, in seguito ad assunzione di SDA (750-4.200 mg/die
per 3-16 settimane) da varie fonti, non si è osservato alcun
incremento, se non lieve, dei livelli di questo acido grasso nel
plasma o nelle membrane delle cellule del sangue, né sono stati
osservati eventi avversi in soggetti che hanno assunto da varie fonti
fino a 4.200 mg/die di SDA per 12 settimane, fino a 1.700 mg/die di
GLA e a 9.100 mg/die di ALA per 28 giorni. Il gruppo di esperti
ritiene inoltre che la probabilità di sviluppare reazioni allergiche a
questo nuovo ingrediente alimentare sia bassa. I semi di Buglossoides
contengono alcaloidi pirrolizidinici e acido erucico, sostanze note
per la loro tossicità rispettivamente a livello epatico e sul cuore.
Nelle condizioni d’uso proposte per l’olio di Buglossoides dal
richiedente, si ritiene tuttavia che queste sostanze non sollevino
alcun tipo di preoccupazione per la salute umana. Sulla base dei dati
disponibili, NDA ha quindi concluso che l’olio di Buglossoides è da
considerarsi sicuro alle condizioni d’uso proposte. L’opinione
completa è consultabile al link:
http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/doc/4029.pdf

http://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/scientific_output/files/main_documents/4029.pdf


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3 pensieri su “Olio estratto da Buglossoides arvensis”

    1. Gentile Giancarlo,
      grazie innanzitutto per aver visitato il mio sito. Questa domanda sarebbe più opportuno rivolgerla a un biologo nutrizionista o a un medico dietologo, io non possiedo le competenze professionali per poter rispondere. Posso dirle però che è usato come integratore già da qualche anno, vedesi mio articolo del 2015
      https://www.antoniopaolillo.com/2015/11/25/antonio-paolillo-olio-estratto-da-buglossoides-arvensis/
      Grazie cordiali saluti.

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