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Paolillo: Mensa scolastica anno difficile ma garantito il servizio.

Paolillo: Mensa scolastica anno difficile ma garantito il servizio.

Siamo arrivati a conclusione di un anno scolastico che è stato molto difficile per tutti a partire dai responsabili della scuola sino ad arrivare a chi garantisce l’organizzazione del servizio refezione che rappresenta uno degli elementi fondamentali all’interno del sistema educativo scolastico.

Il pranzo a scuola non è solo un importante momento di socializzazione ma costituisce anche la garanzia di un pasto adeguato almeno una volta al giorno, soprattutto, per molti studenti che provengono da contesti socio-economici disagiati, e purtroppo la pandemia dovuta dal virus COVID ha segnato molte famiglie soprattutto dal punto di vista economico.

Questo anno, non ostante le problematicità dovute all’emergenza siamo riusciti, in collaborazione con i Dirigenti Scolasti e i Docenti, insieme al personale ATA, a garantire un pasto sicuro e nutriente ai noi nostri ragazzi un plauso va indirizzato verso le nostre dispensatrici che dovendosi adeguare alle nuove disposizioni in termini di “distanziamento” hanno affrontato alcune difficoltà, rispetto agli anni precedenti.

Un aspetto importante, a cui tengo sottolineare, è legato al fatto che il servizio mensa scolastica, ha permesso agli alunni di frequentare la scuola anche in orario pomeridiano. Un’opportunità fondamentale soprattutto per gli scolari che vivono nelle aree interne del paese, dove i collegamenti sono più difficili e l’offerta didattica è spesso limitata.

L’articolo 2 del decreto legislativo 63/2017 prevede che il servizio di refezione scolastica sia garantito su tutto il territorio nazionale.

Per questo motivo, la sua gestione è affidata ai comuni. La legge 51 del 1982 ed un successivo decreto ministeriale, però, inquadrano la mensa come un servizio a domanda individuale ed invito i genitori tutti a farne richiesta. Un servizio, cioè, che non viene erogato a tutti gli utenti possibili ma solo a coloro che ne fanno richiesta. E’ importante, dunque, che il Comune, in sinergia con i Dirigenti Scolastici e questi ultimi con i genitori ad attuare iniziative per promuovere l’importanza del servizio mensa.

Con l’auspicio e la fiducia che il prossimo anno si possa sempre più interagire nell’ottica dell’educazione alimentare, tra enti (ASP, NAS, Aziende fornitrici, Associazioni di volontariato) mi congratulo con tutti gli operatori del sistema scolastico.

 

Siamo arrivati a conclusione di un anno scolastico che è stato molto difficile per tutti a partire dai responsabili della scuola sino ad arrivare a chi garantisce l’organizzazione del servizio refezione che rappresenta uno degli elementi fondamentali all’interno del sistema educativo scolastico.

Il pranzo a scuola non è solo un importante momento di socializzazione ma costituisce anche la garanzia di un pasto adeguato almeno una volta al giorno, soprattutto, per molti studenti che provengono da contesti socio-economici disagiati, e purtroppo la pandemia dovuta dal virus COVID ha segnato molte famiglie soprattutto dal punto di vista economico.

Questo anno, non ostante le problematicità dovute all’emergenza siamo riusciti, in collaborazione con i Dirigenti Scolasti e i Docenti, insieme al personale ATA, a garantire un pasto sicuro e nutriente ai noi nostri ragazzi un plauso va indirizzato verso le nostre dispensatrici che dovendosi adeguare alle nuove disposizioni in termini di “distanziamento” hanno affrontato alcune difficoltà, rispetto agli anni precedenti.

Un aspetto importante, a cui tengo sottolineare, è legato al fatto che il servizio mensa scolastica, ha permesso agli alunni di frequentare la scuola anche in orario pomeridiano. Un’opportunità fondamentale soprattutto per gli scolari che vivono nelle aree interne del paese, dove i collegamenti sono più difficili e l’offerta didattica è spesso limitata.

L’articolo 2 del decreto legislativo 63/2017 prevede che il servizio di refezione scolastica sia garantito su tutto il territorio nazionale.

Per questo motivo, la sua gestione è affidata ai comuni. La legge 51 del 1982 ed un successivo decreto ministeriale, però, inquadrano la mensa come un servizio a domanda individuale ed invito i genitori tutti a farne richiesta. Un servizio, cioè, che non viene erogato a tutti gli utenti possibili ma solo a coloro che ne fanno richiesta. E’ importante, dunque, che il Comune, in sinergia con i Dirigenti Scolastici e questi ultimi con i genitori ad attuare iniziative per promuovere l’importanza del servizio mensa.

Con l’auspicio e la fiducia che il prossimo anno si possa sempre più interagire nell’ottica dell’educazione alimentare, tra enti (ASP, NAS, Aziende fornitrici, Associazioni di volontariato) mi congratulo con tutti gli operatori del sistema scolastico.

 


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